FINOCCHIO SELVATICO

Foeniculum vulgare Mill

Fam. Apiaceae (Ombrellifere)

 

ORIGINE E DISTRIBUZIONE

Il finocchio è una pianta erbacea originaria delle regioni mediterranee. In Italia è diffusa particolarmente lungo le zone costiere, dal piano ai 1.000 metri. Conosciuto fin dall'antichità per le sue proprietà aromatiche, la sua coltivazione orticola sembra che risalga al 1500. Si distinguono le varietà di finocchio selvatico dalle varietà di produzione orticola (dolce).

 

DESCRIZIONE BOTANICA

Il finocchio Pianta erbacea perenne, rizomatosa, con fusti eretti, ramificati, alti fino a 150 cm. Le foglie sono 3-4 pennatosette, divise in lacinie quasi capillari che ricordano il fieno (da cui il nome foeniculum), di colore verde. I fiori gialli sono riuniti in ampie ombrelle. Il frutto, impropriamente chiamato seme, è un achenio molto aromatico. La raccolta del fiore del finocchio selvatico avviene in Italia appena il fiore è "aperto", normalmente a partire dalla metà d'agosto fino a settembre inoltrato. Il fiore si può usare fresco o si può essiccare.

 

PARTI UTILIZZATE, PRINCIPI ATTIVI E IMPIEGHI

Sali minerali e vitamine A B C, olio essenziale ricco di anetolo, che si concentra in particolar modo nei semi e favorisce la digestione. Molto importante è l’azione carminativa, efficace soprattutto nei bambini colpiti da coliche intestinali gassose, provocate da cattiva digestione. Notevoli sono pure le proprietà antispastiche, che alleviano i dolori, gli spasmi e i crampi soprattutto dell’apparato digerente e delle vie urinarie. È noto che una tisana fatta con i semi di questa pianta sia molto efficace nel trattamento di gonfiori addominali da aerofagia. Inoltre combatte i processi fermentativi dell'intestino crasso, e quindi diminuisce il gas intestinale I semi, inoltre, svolgono una spiccata azione antisettica a carico di tutto l’organismo.

 

CURIOSITÀ

Il finocchio è assai usato nelle regioni mediterranee per aromatizzare carni e pietanze inoltre si confeziona un eccellente liquore carminativo e diuretico. I frutti di finocchio pestati ed uniti ad argilla verde ventilata servono per preparare un dentifricio che rinfresca l´alito e rinforza le gengive inoltre le cime fiorite del finocchio, le quali, masticate lentamente, aiutano a digerire e tolgono all’alito il fastidioso odore di aglio o di cipolla. L'espressione "lasciarsi infinocchiare" deriva dall'abitudine dei cantinieri di offrire spicchi di finocchio orticolo a chi si presentava per acquistare il vino custodito nelle botti. Il grumolo infatti contiene sostanze aromatiche che rendono gustoso anche un vino di qualità scadente o prossimo all'acetificazione.

 

NOMI POPOLARI ED INTERNAZIONALI

Finocchio selvatico, Erba donna, Fenugiu, Anito, Finocchieddu, Finucchiu duci, Fenuocche.

Common Fennel (Ing.), Fenouil (Fr.), Hinojo (Sp.), Fencel (Ted.)